domenica 30 dicembre 2012

UNA PICCOLA SIGNORA DALLA VOLONTA' INDOMITA E DAL PIGLIO DI PRINCIPESSA.


Prendo in prestito questa definizione di Primo Levi, brevi parole che a mio avviso  restituiscono subito l'immagine di Rita Levi Montalcini, lontane da ogni retorica.

Confesso che oggi la mia delusione è stata grande: non volevo accettare che un essere umano tanto straordinario fosse soggetto come tutti noi alle leggi di natura. Speravo che la morte ne avesse soggezione, proprio come me.

In questo piccolo blog, in cui parlo dell'amore e dei suoi eterni tormenti, difficile in apparenza trovare collocazione per questa donna che liberamente aveva scelto di rinunciare a un marito e dei figli per dedicarsi interamente alla scienza.
ma l'amore è anche credere fermamente nella propria missione, è continuare a perseguirla eludendo il bando delle leggi razziali, vedere il mondo senza confini e traversare gli oceani per nuove opportunità di studio.
Amore è sposare battaglie civili, mettere la propria esperienza al servizio di istituzioni culturali, seguire quotidianamente il gruppo di ricerca finché la salute lo consente.
Amore è non lasciare che lo spegnersi progressivo dei propri occhi spenga anche l'interesse per le generazioni future, e non a caso i giovani in un recente sondaggio la indicavano come un testimonial molto attendibile.

La prego non si offenda, piccola Signora torinese,  se dico che il suo era un grande cuore testardo
Forse la scoperta che le valse il Nobel potrebbe un giorno far scaturire la cura per la mia cecità, è una delle strade più battute al momento.
Sono un po' di parte? Sì lo ammetto, ma sarebbe solo un importante motivo in più per esserle grata.

sabato 29 dicembre 2012

UN GIOCO SUI DESIDERI PER IL NUOVO ANNO.

... E su ciò di cui non vorremmo più sentir parlare.
Per esorcizzare la paura che il nuovo anno possa non essere migliore di quello che volge al termine, vorrei fare un giochino al quale, se siete bimbi mal cresciuti come me, potete anche unirvi.
Scriverò in ordine alfabetico, una parola per ogni lettera, le cose che desidero per l'anno nuovo, e poi sempre con lo stesso metodo le cose di cui non voglio sentir più parlare.
Siccome è un gioco, mescolerò il serio e il faceto per alleggerire. Non è un elenco di buoni propositi, quelli preferisco non enunciarli per non doverne poi rendere conto a nessuno. Buon anno a tutti!

     VORREI:

abbracci
baci
carezze
dormire
emozioni
fortuna
giocare
Hobby
imparare
libertà
musica
Nutella
orizzonti
piacere
qualità
romanticismo
salute
teatro
umanità
verità
zuccheri

        NON VORREI PIU'

adeguarmi
banalità
casini
delusioni
esitazioni
falsità
gelosia
Halloween
intrallazzi
limiti
malattie
nevrosi
ottusità
pregiudizi
quiproquo
reazionari
stupratori
tartufi
urlatori
volgarità
zanzare


lunedì 24 dicembre 2012

IL MIO NATALE: FRA GIRAMENTI E RIFLESSIONI.

Cari lettori, è la vigilia di Natale ma io non ho alcuna voglia di festeggiare, e semplicemente aspetto che passi, facendo slalom fra musichine stucchevoli e addobbi improbabili.
Ebbene sì, mi infastidisce un po' la profusione di richiami natalizi che si respira per le nostre strade, ma posso fare un'eccezione per questo Babbo natale che a quanto pare condivide il mio stato d'animo.
Prendetevi un minuto per sorridere con questa notizia:


 http://iltirreno.gelocal.it/pistoia/cronaca/2012/12/14/news/due-palle-rotanti-applicate-su-un-mega-babbo-natale-1.6191482

Lo so, sono noiosa e antisociale a volte, ma vi lascio comunque i miei auguri per queste festività. Lo farò con una canzone un po' scomoda, di un cantautore la cui voce critica mi manca tanto di questi tempi: Pierangelo bertoli.

http://www.youtube.com/watch?v=gGY6qV10cCk

Nota: Chi mi legge sin dall'inizio sa che non posso visionare i video. Non so che immagini l'autrice del caricamento abbia associato alla canzone,me ne dichiaro quindi estranea nel senso neutro del termine.

Auguri a tutti voi che mi leggete, per scelta o per caso, a chi commenta e a chi preferisce il silenzio.

giovedì 20 dicembre 2012

LA FINE DEL MONDO.... SECONDO GIANNA.

ehi amici, siete ancora a casa vostra davanti ai vostri PC, o vi state preparando per l'apocalisse attesa domani? Avete raggiunto uno di quei posti, come Cisternino in Puglia o quel paesino in Provenza che pare scamperanno al peggio?

Se siete scettici, rassegnati o coraggiosi, e quindi ancora davanti agli schermi, vi dedico questa nuova canzone di gianna nannini, in cui la fine del mondo corrisponde a un amore complicato ma favoloso.

http://www.youtube.com/watch?v=_oIyY74hnnM

... se tu sei il mio angelo, cadi giù!

mercoledì 12 dicembre 2012

LE NOSTRE NONNE E LA RICERCA

Nel nostro Paese si investe poco nella ricerca, è una vita che lo sentiamo dire e mai come di questi tempi.
Peccato, perché abbiamo lasciato a un gruppo di ricercatori inglesi questa scoperta sensazionale: finire a letto al primo appuntamento non favorisce l'instaurarsi di un rapporto longevo.

Non vorrei mancare troppo di rispetto a questo team di esperti che avrà condotto anni di dura sperimentazione per arrivare a questo risultato, ma mi sembra che le nostre nonne, che spesso si erano formate solo alla scuola dei campi e delle pentole, già la sapessero lunga sull'argomento.E imparavano presto a gestirsi. Anche perché l'alternativa al matrimonio era il convento o il triste zitellaggio che poco aveva a che fare con il nostro concetto di "single".

Noi invece, che vogliamo a tutti i costi sentirci moderni e spigliati, tendiamo un po' a bruciare le tappe della conoscenza reciproca.

Bene, allora adesso so che mia nonna aveva ragione, ma da voi che siete dei seri ricercatori esigo maggior precisione: dopo quanti incontri si può arrivare all'intimità? Presto, ho bisogno di sapere, potrei incontrare anche domani l'anima gemella!

giovedì 6 dicembre 2012

SE AMI QUALCUNO, LASCIALO LIBERO.

“Se ti serve qualcuno, chiamami
se vuoi qualcuno fai la stessa cosa
se vuoi custodire una cosa preziosa
mettila al sicuro e getta la chiave
se vuoi che sia solo tua
non far conto su di me
Se ami qualcuno, lascialo libero
Se è uno specchio che vuoi
guarda nei miei occhi
ma se è un capro espiatorio
qualcuno da sdegnare
o un prigioniero nel buio
legato da catene invisibili
o un animale in una gabbia dorata
questo è ciò che non si vorrebbe mai essere
Se ami qualcuno, lascialo libero
Non puoi dominare un cuore libero
né distruggere qualcuno che ami
lasciandogli credere che non si può
non si può vivere qui e contentarsi di poco
con tante ricchezze
e tante creature
con tutto quel che vedi e che vorresti avere
Se ti serve qualcuno, chiamami
se vuoi qualcuno, fai la stessa cosa
se vuoi custodire una cosa preziosa
mettila al sicuro e getta la chiave
se vuoi che sia solo tua
non far conto su di me.
Se ami qualcuno, lascialo libero”.

No, questa non è una mia poesia, magari! Ma è la traduzione in italiano (trovata su www.infinititesti.com) di una canzone di Sting che in questi giorni mi sto cantando come un mantra per convincermi.


L'amore e l'amicizia possono essere testardi ma non invadenti, lo so che ora hai bisogno che mi faccia pazientemente da parte
hai deciso finalmente di guardare dentro di te e di capire il perché non riesci ad affrontare un problema che prima o poi si affaccia nella vita di tutti noi. E so che avrai l'umiltà di cercare un aiuto professionale se il cammino si rivelerà al di sopra delle tue forze.
Io, lo sai, in questo periodo non posso essere un buon esempio perché fatico ad accettare quel che mi è successo e mi impegno a negare il verdetto della scienza nei miei confronti.  E allo stesso tempo, paradossalmente, l'ottimismo non so nemmeno che cosa sia.

Tu invece sei una di quelle persone che da giovani erano convinte di poter cambiare il mondo, e che ancora oggi, con meno irruenza, si impegnano a dare il loro contributo.

Sarà dura senza di te, più di quanto non abbia osato dirti, , ma stavolta voglio pensare in positivo e mi aspetto un tuo ritorno in gran forma. E credo che riuscirai perfino a scherzare su quegli argomenti che per ora rappresentano il tuo grande tabù. Non mi deluderai,e non mi abbandonerai, lo so.

E ora cari amici, per farmi perdonare di questo lungo sfogo, vi regalo la canzone di Sting, naturalmente interpretata da lui e non da me.

http://www.youtube.com/watch?v=vMtQ6DE4SXk

domenica 18 novembre 2012

GRAZIE.

A te che guidi i miei sogni
quando mi arrendo alla notte
e poi  ne fingi sorpresa
al mio racconto turbato.
A te che tremi in silenzio
sapendo il duro percorso
di chi inseguendo l'amore
rinuncia a un nome e a un altare.
A te che guardi lontano,
mi spingi verso  il futuro
perché io possa incontrare
la vera donna che sono.
Curlydevil.

lunedì 12 novembre 2012

LA GENTILEZZA FA BENE ALL'AMORE.

Per domani l' ONU ha proclamato la giornata mondiale della gentilezza.
Lo so che state pensando: ormai questa storia delle giornate mondiali per ogni cosa è inflazionata, ogni giorno ce n'è una.
Beh, se non lo pensate voi .... lo penso io, ma in questo caso mi piace prendere l'occasione per riflettere sulle buone abitudini che nel corso della vita abbiamo perso o che non abbiamo mai avuto.
Io per prima ammetto di essere un po' "rustica" e di non avere un atteggiamento spontaneamente gentile. In genere mi giustifico affermando orgogliosamente di essere diretta e senza inutili orpelli, ma in realtà credo che un po' più di attenzione alle reazioni del prossimo e ai suoi bisogni non mi guasterebbe.
 Per questo domani mi propongo diprovare  a esercitare la virtù della gentilezza
 a cominciare dalla persona con cui ho più contatti e più conflitti: il mio papà. Domani cercherò di non contraddirlo mai e di non mostrare segni di insofferenza davanti alle sue continue raccomandazioni. Se lui noterà la differenza, vorrà dire che
ha ragione ad accusarmi di trattarlo sempre male e correrò ai ripari.

chi ha voglia di provare lo stesso esperimento?
naturalmente io penso soprattutto a voi fortunati che siete più o meno felicemente in coppia, io su quel versante sono in stand-by....
credo che riuscire a regalare un sorriso in più e un rimprovero in meno alla persona che rende speciali le nostre giornate sarebbe gratificante per entrambi. E magari ci si prende gusto e si continua anche nei giorni seguenti.



.... ma nonesagerate come il protagonista di questa canzone:

http://www.youtube.com/watch?v=75ya-oYv4_E

"Renato Renato Renato, così carino così educato...."

domenica 4 novembre 2012

I DUBBI DELL'AMORE 2 : CHIODO SCACCIA CHIODO.

Eccomi di nuovo a proporvi una domanda che scaturisce da un modo di dire usato e abusato per consolarsi e per consolare, oppure per additare un comportamento giudicato troppo disinvolto.

guardiamoci indietro: a parte i fortunati (?)che amano la stessa persona da una vita, quanto tempo passava in media da quando finiva una nostra storia d'amore a quando ci buttavamo a frequentare altri/e?
naturalmente non  pretendo la risposta sul blog :-) e ognuno di noi ripercorrerà in silenzio le proprie tappe se ne avrà voglia.

Vorrei solo confrontarmi con voi se, alla luce di quanto avete sperimentato in prima persona o visto da vicino, abbia senso concedersi una più o meno lunga tregua sentimentale concentrandosi su di sé e su altri aspetti della propria vita. O se invece paghi in termini di serenità e soddisfazione il ributtarsi quanto prima nella mischia.

Per come la vedo io non c'è una regola che valga per tutti e nemmeno è detto che una stessa persona debba reagire coerentemente ogni volta che si presenti un caso come questo.
Credo che l'ideale sia ascoltare i propri bisogni interni: se prevale la diffidenza o la paura del vuoto, se si cerca raccoglimento e riflessione oppure occasioni di gioiosa compagnia.

L'unico imperativo che ritengo valido per chiunque è l'onestà verso la nuova persona che frequentiamo. Se ci sentiamo feriti e ancora molto legati all'ex, forse è il caso di far presente che non vogliamo partire in quarta con progetti avventati, che ancora non ci sentiamo veramente liberi.

Poi ci sono degli amori, almeno questa è la mia esperienza e quel che ho captato da care amiche, talmente profondi che non si esauriscono mai del tutto. Sono stati legami talmente forti o talmente idealizzati da farci pensare che la nostra vita senza di essi deve sì andare avanti ma non si ricreerà mai quella magia. Per fortuna a volte veniamo smentiti, a volte :-)

Lasciarsi andare senza fretta e al contempo senza troppe aspettative? Per me sarebbe la strategia ideale, ma quando si lascia la teoria per passare all'azione non è così semplice.

Per finire in bellezza, si fa per dire, vi regalo una  "chicca" degli anni Sessanta che spero molti di voi non ricorderanno, una canzoncina sul tema che giustamente non è passata alla storia. ma può sempre far sorridere.


http://www.youtube.com/watch?v=NHEKuTHavlI

domenica 28 ottobre 2012

I DUBBI DELL'AMORE: RACCONTARSI IL PASSATO.

Riemergo temporaneamente dalle mie "carte da decifrare" e faccio un salto da Ivano fossati a Enrico Ruggeri con un'altra canzone: "i dubbi dell'amore".

Penso che l'amore porti con sé tante di quelle domande eterne a cui capita di rispondere in modo differente nei diversi momenti della vita, tante domande da poterne quasi fare una rubrica.
Intanto comincio a proporvi questa, aspettando a dirvi la mia risposta (molto teorica e parziale)quando comincieranno i vostri commenti.

La domanda è: che cosa raccontare all'attuale partner riguardo al nostro passato?
Da questa poi ne discendono altre, per esempio:
- Raccontare spontaneamente o aspettare che sia l'altro a fare domande precise?
- Quando cominciare?
- Andare per gradi o vuotare il sacco tutto in una volta?
-Che genere di fatti siamo autorizzati a omettere?
- E noi, siamo davvero pronti a sapere?

Mi fermo qui, ma se vi vengono altri spunti non esitate a domandare e a rispondere.

Intanto vi regalo un po' di magia con la voce unica di Fiorella mannoia, nella sua interpretazione de "I dubbi dell'amore".

http://www.youtube.com/watch?v=ZOXhgWIaUg4

martedì 23 ottobre 2012

PAUSA DI RIFLESSIONE, ASCOLTANDO FOSSATI.

cari testardi (nel senso di tenaci) lettori, mi prendo una piccola pausa per riordinare le idee.
Lo so che cosa state pensando: avete in mente quel(la) ex che si è volatilizzato(a) con la fatidica frase"prendiamoci una pausa di riflessione".  Poi quella pausa l'avete incontrata e aveva un nome e un cognome, e a seconda dei casi due gambe di gazzella o due bei bicipiti.

nel mio caso non è un modo per dire che me la squaglio, almeno per ora non ne ho proprio intenzione.
Mi prendo solo un po' di tempo per raccogliere le idee, non solo per quanto riguarda i contenuti del blog ma anche su questioni più personali.
Come avrete visto nei miei post non parlo direttamente di me, ma in questa canzone sappiate che si può leggere molto del mio cuore.
Ecco il brano: "carte da decifrare" di Ivano Fossati.

http://www.youtube.com/watch?v=NcMBH2yhAec

Nel frattempo continuerò ad aggirarmi nei vostri blog e a "molestarvi" con le mie osservazioni.
E vi sarò particolarmente grata se vorrete lasciarmi un'idea o anche solo un saluto.

curlydevil. 

giovedì 18 ottobre 2012

CUORE DI MAMME: FRANCESCA E ALESSANDRA.

Sono diventate mamme lo stesso giorno, qualche mese fa, con la fecondazione assistita.
Hanno trentasette e quarantadue anni.
Non sono sposate, ma vivono in coppia da circa nove anni.
E abitano nella stessa casa, perché sono innamorate l'una dell'altra, e le due gemelle da entrambe fortemente volute per loro sono figlie di entrambe, anche se per la legge italiana l'unica madre è quella biologica, l'altra è una perfetta estranea, come fosse una semplice inquilina della casa.

la storia di queste due donne e della famiglia che hanno costituito ci è arrivata con nomi e cognomi solo perché una di loro è figlia di un noto personaggio del mondo musicale italiano. E hanno deciso di raccontare la loro storia a un noto periodico.
ma non sono certo l'unico esempio in Italia di famiglia omogenitoriale, a volte la legge e chi legifera non ce la fanno a star dietro ai mutamenti della società.


Per fortuna la coppia non si trova in ristrettezze economiche e ha potuto viaggiare. Approdate in Olanda hanno potuto praticare la fecondazione assistita, che da noi è vietata in alcuni  casi anche alle coppie etero, e chi le ha seguite nel percorso si è stupito non della loro unione né del desiderio di genitorialità, ma solo che non fossero ancora sposate.

ma perché non sono sposate? Non certo per mancanza di volontà, ma perché nonostante il nostro Stato per ora non voglia riconoscerle come coppia e famiglia, loro continuano a sentirsi cittadine italiane e non vogliono aggirare l'ostacolo andandosi a sposare e magari trasferendosi in uno di quei Paesi dove avrebbero un riconoscimento sociale.

In compenso un piccolo passo in avanti hanno potuto farlo perché risiedono a Milano, dove il sindaco Pisapia ha recentemente istituito un registro delle unioni civili, aperto anche (ma non solo) a coppie di conviventi omosessuali.Quindi per quanto riguarda gli atti di competenza del comune risultano una coppia a tutti gli effetti.

la nascita delle bambine fa inevitabilmente sorgere degli interrogativi che non sta a me risolvere e che ognuno considererà secondo la propria coscienza, credo  e visione della vita in generale.
ci si potrebbe chiedere ad esempio se mettere al mondo un figlio in una famiglia ancora così inconsueta e con diritti incerti non sia un atto un po' egoistico. Si potrebbe pensare con preoccupazione alle incomprensioni e derisioni a cui le piccole andranno probabilmente incontro all'ingresso nella vita sociale. Si potrebbe anche andare più in là negli anni con la fantasia e domandarsi se la sessualità delle gemelle non sarà condizionata dall'esempio familiare.

Credo che la lista dei dubbi potrebbe declinarsi in tanti modi quante sono le nostre visioni del mondo.
però le bambine esistono, e questa è una certezza.

Sono convinta che sia dovere di una società civile accoglierle nel miglore dei modi : con il cuore e anche con la testa. ma come si fa, ad esempio, a spiegare loro che la mamma che non le ha partorite ma le accompagna tutti i giorni a scuola e fa loro da mangiare, sui documenti non esiste? 

Io faccio i miei migliori auguri alla famiglia di Francesca e Alessandra, perché possa vivere nell'armonia e non avere più problemi di quelli che incontrano tutte le famiglie e le persone di questo mondo.

sabato 13 ottobre 2012

AUGURI, GATTO SORNIONE!

vi chiederete che senso abbia scrivere una dedica a un gatto, normalmente i gatti non sanno leggere. Ma il gatto a cui dedico questo post è talmente intelligente e pieno di sorprese che non fatico a immaginarlo con gli occhialini da lettura ,accoccolato davanti allo schermo del pc, compiaciuto nel sentirsi menzionare.

Questo micione speciale nasce nella data di oggi qualche anno fa, non è elegante dire quanti, in una casa in riva al mare dove non gli manca nulla. ma fin da cucciolo è piuttosto irrequieto e curioso del mondo esterno. Infatti comincia presto a cacciarsi in diversi piccoli guai creando continui grattacapi a papà gatto e mamma gatta. E portandosi dietro nelle scorribande anche gli altri cuccioli del circondario, di cui è leader indiscusso.
E il bello arriva quando comincia a interessarsi alle gattine: fa davvero strage di cuori! E non solo nella sua zona, perché comincia a viaggiare.
Con il suo fare suadente si fa adottare dagli equipaggi di alcune navi importanti, promettendo di mantenere i topi lontani dalle provviste.

Finalmente, dopo aver visto un bel po' di mondo, decide che in fondo il posto miglore in cui vivere è la sua cittadina, e mette su famiglia con una di quelle ex-cucciolette che lo seguivano nei giochi infantili.
Con la maturità pare aver messo la testa a posto, e pare apprezzare molto gli agi della bella casa in cui lo ospitano i suoi padroni benestanti.

Apparentemente è diventato un bel micione da salotto, col morbido pelo rosso sempre pulito e lucido e senza ferite da zuffa.
Però se guardate attentamente nei suoi intensi ed espressivi occhi nocciola potrete di tanto in tanto cogliere un filo di inquietudine un pensiero che vola verso altri continenti, altri paesaggi, altri amori lontani.

Poi basta uno sguardo ai suoi cuccioli ormai cresciuti, alla gattina sempre affettuosa anche se leggermente appesantita che non lo molla un attimo.... e quegli occhi esprimono una serenità contagiosa.

Auguri Gatto Sornione, continua a guardare avanti.

giovedì 11 ottobre 2012

CHIEDERE PERDONO CON UN MANIFESTO.

ha avuto molta eco nella cronaca nazionale dei giorni scorsi il gesto plateale di un marito pentito, di un tradimento forse, o di un errore comunque grave.

In un primo momento quest'uomo aveva ricoperto di scritte in vernice rossa, imploranti il perdono, la strada di Roma in cui vive la famiglia (o la moglie dopo l'abbandono, questo non mi è chiaro) ottenendo come unico risultato le ire dei vicini per l'imbrattamento di mura da poco imbiancate.

Poi la creatività del fedifrago pentito si è spinta oltre: stavolta in tutta la zona nord della Capitale sono stati affissi manifesti - naturalmente abusivi- recanti il testo che riporto qui sotto, sostituendo i nomi dei coniugi con le loro iniziali per non contribuire a mia volta a identificare la famiglia, che si compone anche di una figlia minore.


"Ciao C. , amore mio.
Ti devo chiedere scusa.
Scusa per essere mancato come marito e come padre travolto da una tempesta superata, ma che mi ha fatto fare molti errori e mi ha fatto dedicare il mio tempo a cose inutili e futili, perdendo di vista la cosa più importante che avevo al mio fianco: TU!
Chiedo scusa alla tua famiglia, ai tuoi amici e amiche,
che ti hanno visto stare male per colpa mia.
Chiedo scusa anche alla nostra bambina, alla quale dobbiamo dare solo felicità... Io ti amo, non posso e non voglio perderti.
Ti chiedo perdono davanti a tutta Roma, perché quando un uomo sbaglia, e tanto, deve saper chiedere perdono e dimostrare con i fatti AMORE, RISPETTO. ATTENZIONI ed essere un punto di riferimento per la propria donna
So ho la fortuna di averti sposata.
Credo che in amore vinca chi resta. Chi ha il coraggio, nonostante le tempeste e le maree, di restare e combattere. Credo nelle rotte sbagliate, negli errori di percorso, in quei cuori che sanno ascoltare e infine sanno perdonare.
Ti amo ! G
Lode e Gloria a l'Amor che move il Sole e l'altre Stelle. - Dante" -


Che dite? Amore testardo o esibizionismo puro? Forse entrambe le cose. D'altra parte non ci si può stupire visto che da tempo fioriscono programmi con gente che chiede in diretta tv all'amato di sposarlo, tornare insieme,e quanto altro suggerisca l'amore. Tutto  ciò che invece l'autrice di questo blog vorrebbe sentirsi sussurrare o tutt'al più chiedere con una romantica lettera.
Questione di gusti, per carità, ma almeno avrebbe potuto escogitare qualche frase,nomignolo speciale che lo rendesse riconoscibile soltanto alla moglie e non a tutto il quartiere.

Alla fine l'ultima parola sarà comunque della signora C. la sola che possa decidere se in quest'uomo c'è ancora qualcosa da salvare.
Tanti auguri soprattutto alla loro bambina, sperando che sia abbastanza piccola da superare tutto questo senza accorgersene e senza subire derisioni.

domenica 7 ottobre 2012

SOLO CHI NON HA SCRITTO MAI/ LETTERE D'AMORE / FA VERAMENTE RIDERE. - ABELARDO ED ELOISA.

Oggi prendo in prestito questi versi di una canzone di vecchioni in realtà dedicata a Pessoa per accompagnarvi nella Parigi del secolo XII, a conoscere due amanti che non ebbero certo vita facile, e pagarono duramente il loro legame controverso.

Qando si conobbero, nel 1116,lei non aveva ancora compiuto i diciassette anni ed era stata affidata al fratello della madre Fulberto, canonico di Notre-Dame, perché ne curasse l'educazione.  E la fanciulla veva raggiunto importanti livelli di erudizione in tutte le materie di studio, e la sua bellezza non era da meno.

Lui a trentasette anni era lo studioso più famoso di parigi, maestro di retorica, filosofia e teologia. Fulberto lo reclutò per dare ulteriore slancio agli studi promettenti della nipote, onorandosi anche di accoglierlo a pensione.

Non poteva immaginare lo zio che i due, con la complicità del tempo passato insieme sui libri, maturassero una passione reciproca.
Furono gli struggenti versi che l'istitutore dedicò alla sua allieva, la fama dei quali invase la capitale, ad aprire gli occhi al canonico tutore della fanciulla.
Questi allora cacciò via il maestro, ma Eloisa nel frattempo era rimasta incinta e lo comunicò in una lettera al suo amato, che la rapì per farla partorire nella casa di famiglia in Bretagna.

Alla nascita del bambino i due tornarono a Parigi e Abelardo si offrì di sposare la ragazza a patto che il matrimonio restasse  segreto, poiché egli oltre che insegnante era  anche uomo di chiesa e quindi non poteva sposarsi. Così celebrarono una piccola cerimonia molto intima, ma la famiglia di Eloisa non rinunciò a diffondere la notizia.


Abelardo per evitare scandali spinse allora la donna a prendere i voti nel convento di Argenteuil, dove era studentessa. I parenti di lei a quel punto, pensando che Abelardo avesse voluto così semplicemente liberarsene, gli tesero un agguato di notte e lo evirarono.

Da quel momento le vite dei due amanti si separarono per sempre: lui nella sua nuova condizione di eunuco si concentrò del tutto sull'attività culturale e sulla preghiera, lei faticò non poco ad abbandonare il rimpianto per la passione che aveva conosciuto.
Poterono ritrovarsi solo alla morte di lui, che venne consegnato ad Eloisa perchè lo seppellisse nei pressi del convento.  Lo raggiunse nella stessa tomba circa vent'anni dopo, e qui la leggenda narra che le braccia di Abelardo si aprissero ad accogliere il corpo della moglie.
Ora riposano entrambi nel famoso cimitero di Père Lachaise.


Una storia con queste premesse ai giorni nostri sarebbe davvero inaccettabile perché si parlerebbe per lo meno di pedofilia e di plagio.
Però vista nell'ottica di quei tempi bisogna ricordare che le aspettative di vita erano minori, che le donne andavano in spose molto prima di adesso, e che chiunque volesse accesso a una cultura superiore, a meno che la famiglia non possedesse enormi ricchezze, era costretto ad affidarsi alla Chiesa.


comunque la pensiate, vi lascio con un estratto da una lettera di Eloisa, che mostra tutto il suo tormento:

"«Il piacere che ho conosciuto è stato così forte che non posso odiarlo».
«Perché la sublimazione si dovrebbe raggiungere soltanto annichilendo i sensi e il sentimento d’amore che si prova verso un’altra persona?»

venerdì 5 ottobre 2012

NON ANDARE VIA!

Visto che la malinconia non mi abbandona, sarete di nuovo voi a farne le spese, pazienti lettori.
Stasera vi svelo una delle mie canzoni preferitedi tutti i tempi. Sì, ho trentotto anni e non ho barato nel profilo, non ero ancora nata nel '59 quando la incise il suo autore Jacques Brel,  e ancora dovevo nascere nel 71 quando Patty Pravo registrò questa versione live che vi propongo.

L'ho conosciuta perché mia madre ascoltava sempre musica francese, ma la trovo intramontabile nella preghiera accorata alla persona amata perché non ci abbandoni senza appello, perché ci dia un'altra possibilità ripartendo da zero con la promessa della nostra più grande devozione.

Il titolo originale è "ne me quitte pas", che sarebbe "Non lasciarmi" e qui di seguito vi trascrivo il testo di una delle versioni che ne sono state fatte in italiano, quella preferita da me e anche dallo stesso Brel.

NON ANDARE VIA.
Non andare via,quel che stato è stato
E non conta più,va dimenticato
Dimenticherai tutti i malintesi
ed i giorni spesi a spiegar perchè
Dimenticherai queste lunghe ore
Che hanno ucciso amore e felicità
Ma non andare via,non andare via,non andare via
Per te raccoglierò diamanti di pioggia
Là dove la pioggia non cade mai
Ruberò alla terra ogni suo gioiello
Per vedermi bella lì negli occhi tuoi e farò di più
Fonderò un paese dove amare è legge dove sarai re
Ma non andare via non andare via non andare via.
Non andare via per te inventerò parole senza senso
Che tu capirai e ti parlerò di due amanti che son bruciati insieme per due volte già
Ti racconterò la storia di un re che morì perchè non trovò più lei
Ma non andare via,non andare via.non andare via
Quante volte al mondo è tornato il fuoco nel vulcano spento che credevan morto
E non sembra vero,ma un campo bruciato
Può dare più grano del più dolce aprile
E di quelle sere che si incendia il cielo tra il rosso e il nero confine non c'è
Ma non andare via,non andare via,non andare via.
Non andare via io non piango più io non parlo più
Mi nascondo là e ti guarderò ballare e giocare
E ti ascolterò cantare e giocare
Ma lascia che io sia come la tua ombra l'ombra della tua mano l'ombra del tuo cane
Ma non andare via non andare via non andare via.

Qui potete ascoltarla dalla voce emozionante di Patty:
http://www.youtube.com/watch?v=YZbWAwewfm0

Qui invece l'originale:
http://www.youtube.com/watch?v=i2wmKcBm4Ik
olete tirarvi un po' su dopo tanto dramma?
Allora vi suggerisco di cercare una simpatica e dissacrante versione di Gigi Proietti... non vi dico il titolo ma sarà facile trovarla ugualmente.

Buona fine di settimana a tutti.

martedì 2 ottobre 2012

FINCHE' MORTE NON CI SEPARI... E ANCHE OLTRE: GHOST.

Questo post mi è stato ispirato da un'amicache oggi mi parlava di angeli custodi,e lo dedico a lei in particolar modo.Se mi legge, che non le sembri irriverente il raffronto: qui si parla di fantasmi e non di angeli, ma il concetto è ugualmente in questo caso  quello di una presenza che veglia su di noi.

Per chi non avesse consumato scorte di fazzoletti davanti a questo film, cerco di sintetizzarne al massimo la trama.
Sam e Molly sono una giovane coppia in procinto di sposarsi ma una sera rientrando a casa insieme  lui resta ucciso in una rapina. Stupito si accorge ben presto di essere rimasto ancora come spirito accanto alla moglie, e dai piani alti gli spiegano il motivo: dovrà mettere in luce il vero movente del suo omicidio, niente affatto casuale, e proteggere la fidanzata dal pericolo di essere a sua volta eliminata.

Sam non può apparire direttamente alla sua amata, e per darle prova della propria  presenza deve servirsi di una  strampalata sensitiva e imparare a muovere gli oggetti, trucco che gli servirà anche per eliminare i mandanti della trappola mortale.
Finita la missione è tempo ormai che Sam si distacchi completamente dal mondo dei vivi, e ottiene il permesso di manifestarsi un'ultima volta alla sua donna.
E allora  finalmente riesce a dirle quel "ti amo" che durante il fidanzamento non gli era mai voluto uscire di bocca, sebbene lo sentisse profondamente.

Forse in questa storia prevale la parte romantica su quella "testarda" , ma mi concederete un po' di dolce malinconia in questo inizio di autunno.
E un invito testardo, questo sì: quando vogliamo bene a una persona non esitiamo troppo a dirglielo, di qualunque affetto si tratti. Cerchiamo i modi e le parole giuste e appropriate a quel che sentiamo e poi.... buttiamoci! E non perché domani potremmo essere uccisi in una rapina, ma semplicemente per essere più felici oggi.

E siccome io non vi voglio bene, amici lettori :-) vi propongo un bel ripasso della scena finale del film.

http://www.youtube.com/watch?v=H4108QSZWqw




  

mercoledì 19 settembre 2012

UN AMORE PULITO COSTRETTO ALLA FUGA:RENZO E LUCIA.

"I Promessi Sposi" è unA delle letture obbligatorie nella nostra scuola, e chiunque abbia frequentato almeno il secondo anno di scuola superiore ci avrà sbattuto il muso con più o meno interesse e piacere.
Per questo salto volentieri il preambolo della serie di traversie affrontate dai due giovani per riunire ciò che il capriccio di un prepotente signorotto voleva dividere.
Però, se qualcuno volesse un velocissimo ripasso, propongo questo scherzoso Bignami decisamente alternativo, buon divertimento:


http://www.youtube.com/watch?v=c9CxZnsbY04


Chi definireste il più "testardo" fra i due fidanzati?
Io credo che lo siano entrambi in modo diverso, ognuno secondo il proprio temperamento.
Renzo è un giovane impulsivo,animato da un forte senso della giustizia. Però il suo voler sempre agire in prima persona e il non accettare che la legge non tuteli i più deboli lo espongono a mille trappole che procrastinano la soluzione della vicenda.

Lucia, pur essendo anch'essa un'anima semplice, conosce la pacatezza data da una fede e in essa cerca tutte le risposte. Non si lascia inquinare né dalle lusinghe di Don Rodrigo, Né dalla vicinanza di un personaggio equivoco come la Monaca di Monza, né dalla paura quando si ritrova consegnata all'Innominato.
Alla fine ognuno dei due, con le proprie scelte, avrà dato un apporto al felice epilogo.

E a noi quale modo di agire si addice di più? L'umile fermezza o l'azione veemente?  

sabato 15 settembre 2012

QUANDO L'AMORE VALE UN REGNO:EDWARD E WALLIS

Grazie alla solerte maruzza di MARI DA SOLCARE  (correte a leggerla se non la conoscete) ho avuto il primo spunto per raccontare una storia d'amore davvero in stile "testardo" ambientata negli anni Trenta del secolo scorso,che ha ispirato anche un recente film non indimenticabile di madonna.

I due protagonisti sono Edoardo VIII e Wallis Simpson.


Wallis divenne l'amante di Edoardo di Windsor nel 1934, quando lui era Principe di Galles e erede al trono britannico. La Casa Reale Inglese mostrò subito di non gradire la relazione, poiché la donna non vantava origini aristocratiche e aveva alle spalle un passato burrascoso con un divorzio già ottenuto e uno alle porte.


Nel 1936,alla morte del padre Giorgio V, Edoardo salì al trono e manifestò l'intenzione di suggellare il legame con un matrimonio. 
Fu poi la consapevolezza di aver causato una crisi costituzionale nell'Impero britannico , con la pretesa di sposare un'americana pluridivorziata con fama di arrampicatrice sociale, che lo portò alla scelta di abdicare in favore del fratello nel corso dello stesso anno.


non voglio entrare nel merito delle vicende storiche: i primi anni del loro matrimonio furono segnati dal secondo conflitto mondiale  e dal completo ostracismo da parte dell'Inghilterra anche per un concreto sospetto di simpatie naziste, frattura che di fatto si concluse solo con la morte di entrambi.

A me interessa restare nell'ambito più privato e allo stesso tempo più universale che può suggerire una coppia composta da due individui tanto diversi per estrazione ed esperienze personali. che insieme erano divenuti un'icona di stile ed eleganza  soprattutto nell'Europa degli anni Cinquanta.
Se Edoardo per Wallis aveva rinunciato a un avvenire da sovrano, forse anche lei avrà rinunciato a qualcosa: magari in termini di salvaguardia della vita privata, come sembra suggerire il film di madonna.

Difficile andare a scavare in vicende ormai lontane. Ma può essere un punto di partenza per riflettere su quante rinunce abbiamo compiuto per amore, e a quante altre saremmo disposti.

la mia idea? In ogni caso mai chiedersi se ne sia valsa la pena, soprattutto se la storia finisce.

martedì 11 settembre 2012

QUAL E' L'ETA' GIUSTA PER SPOSARSI?

Quante volte avremo discusso fra amici di questo argomento? Probabilmente ognuno avrà detto la sua: a venti anni, a trenta, a quaranta... 

Ma sono sicura che a nessuno di voi sarà venuto in mente di proporre i nove-dieci anni.
Eppure ci sono Paesi dove questo è considerato normale e legale
Per esempio in iran. Recentemente il parlamento iraniano ha giudicato che la legge che vieta di sposare una bambina al di sotto dei dieci anni è antiislamica e infondata. 
Alcuni sostengono che una bimba già a nove anni sia fisicamente pronta a tutti gli impegni e gli obblighi che un matrimonio comporta.
nelle ultime settimane risulta che più di 75 piccole in età tanto delicata siano andate in spose a uomini necessariamente molto più grandi di loro.
E molte ne sono morte per emorragia da parto o da rapporti violenti.

Se il vostro cuore è testardo e non indurito dall'indifferenza, visitate il link che troverete in fondo a questo post e firmate la petizione con cui si chiede al parlamento iraniano di fare marcia indietro e dichiarare illegali i matrimoni contratti in età infantile.
Il sito è in Inglese, ma non preoccupatevi perché tutto ciò che dovrete fare sarà riempire un breve form e poi cliccare sul bottone "sign it now"
Se ve la sentite, aggiungete nell'apposito spazio un breve messaggio per dare più voce alla vostra indignazione.

Un primo piccolo passo per dare dignità alla donna fin dalla nascita.


http://www.care2.com/go/z/e/AG.uL/zMs8/cgh
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sabato 8 settembre 2012

Perché cuori testardi?

Ho sintetizzato in  due parole ciò che ho intenzione di raccontare in questo blog."cuori" perché tratterò di sentimenti, "testardi" perché vorrei privilegiare il racconto di amori che , pur non partendo con le migliori premesse, credono in se stessi e si buttano oltre l'ostacolo.
vorrei includere storie di fantasia, prese da romanzi, film, canzoni, testi teatrali, creazioni artistiche di ogni genere. Sarò lieta di accogliere suggerimenti,citando con un ringraziamento chi mi proporrà un argomento.


Ma ancor più mi piacerebbe poter diffondere storie vere, di persone famose e sconosciute.

vorrei dar voce al coraggio e alla determinazione di coppie che non rinunciano al loro percorso insieme , sfidando o semplicemente non curandosi
di distanze geografiche,anagrafiche,sociali o religiose. coppie che vanno contro -ma preferisco dire che vanno oltre- la logica e la morale più diffuse.

naturalmente ci sarà anche qualche divagazione, sempre in tema di sentimenti, a volte suggerita dall'attualità, altre volte da uno stato d'animo personale. Il blog in fondo è un diario, no?

Ci sono anch'io!

E adesso? Da dove comincio?
La fate facile voi che pubblicate blog da mesi, anni, e ormai scrivere post fa parte della vostra routine giornaliera.
Io invece fino a qualche giorno fa non pensavo assolutamente di aprirne uno mio. mi sono sempre detta che sarebbe stato faticoso: impadronirsi dei minimi strumenti tecnici necessari, pensare nel tempo a qualcosa di originale da scrivere ma che allo stesso tempo potesse risultare interessante anche ad un lettore sconosciuto, seguire con costanza e puntualità gli eventuali commenti ricevuti. insomma una fatica improba per una pigrona come me.


Poi finalmente ho capito  che provare non costa nulla, che avrei potuto decidere io i miei ritmi e tutto il resto, e avrei potuto abbandonare e riprendere in qualunque momento.E anche sottrarmi al divertente ma impegnativo gioco dei premi, dei contest e dei giveaway. Lo ammetto: il mio spirito di condivisione è decisamente limitato.


Una cosa che i miei pazienti lettori noteranno è una grafica scarna e talvolta incoerente; questo perché sono non vedente, utilizzo il computer con un lettore di schermo che non può tradurmi le immagini a meno che non siano fornite di titolo e breve descrizione da parte di chi le crea.
Quindi dovrete accontentarvi delle mie parole, se sapranno interessarvi.