giovedì 11 ottobre 2012

CHIEDERE PERDONO CON UN MANIFESTO.

ha avuto molta eco nella cronaca nazionale dei giorni scorsi il gesto plateale di un marito pentito, di un tradimento forse, o di un errore comunque grave.

In un primo momento quest'uomo aveva ricoperto di scritte in vernice rossa, imploranti il perdono, la strada di Roma in cui vive la famiglia (o la moglie dopo l'abbandono, questo non mi è chiaro) ottenendo come unico risultato le ire dei vicini per l'imbrattamento di mura da poco imbiancate.

Poi la creatività del fedifrago pentito si è spinta oltre: stavolta in tutta la zona nord della Capitale sono stati affissi manifesti - naturalmente abusivi- recanti il testo che riporto qui sotto, sostituendo i nomi dei coniugi con le loro iniziali per non contribuire a mia volta a identificare la famiglia, che si compone anche di una figlia minore.


"Ciao C. , amore mio.
Ti devo chiedere scusa.
Scusa per essere mancato come marito e come padre travolto da una tempesta superata, ma che mi ha fatto fare molti errori e mi ha fatto dedicare il mio tempo a cose inutili e futili, perdendo di vista la cosa più importante che avevo al mio fianco: TU!
Chiedo scusa alla tua famiglia, ai tuoi amici e amiche,
che ti hanno visto stare male per colpa mia.
Chiedo scusa anche alla nostra bambina, alla quale dobbiamo dare solo felicità... Io ti amo, non posso e non voglio perderti.
Ti chiedo perdono davanti a tutta Roma, perché quando un uomo sbaglia, e tanto, deve saper chiedere perdono e dimostrare con i fatti AMORE, RISPETTO. ATTENZIONI ed essere un punto di riferimento per la propria donna
So ho la fortuna di averti sposata.
Credo che in amore vinca chi resta. Chi ha il coraggio, nonostante le tempeste e le maree, di restare e combattere. Credo nelle rotte sbagliate, negli errori di percorso, in quei cuori che sanno ascoltare e infine sanno perdonare.
Ti amo ! G
Lode e Gloria a l'Amor che move il Sole e l'altre Stelle. - Dante" -


Che dite? Amore testardo o esibizionismo puro? Forse entrambe le cose. D'altra parte non ci si può stupire visto che da tempo fioriscono programmi con gente che chiede in diretta tv all'amato di sposarlo, tornare insieme,e quanto altro suggerisca l'amore. Tutto  ciò che invece l'autrice di questo blog vorrebbe sentirsi sussurrare o tutt'al più chiedere con una romantica lettera.
Questione di gusti, per carità, ma almeno avrebbe potuto escogitare qualche frase,nomignolo speciale che lo rendesse riconoscibile soltanto alla moglie e non a tutto il quartiere.

Alla fine l'ultima parola sarà comunque della signora C. la sola che possa decidere se in quest'uomo c'è ancora qualcosa da salvare.
Tanti auguri soprattutto alla loro bambina, sperando che sia abbastanza piccola da superare tutto questo senza accorgersene e senza subire derisioni.

6 commenti:

  1. Mi trovi perfettamente d'accordo. Per certe questioni non amo le cose plateali, sia per indole, sia perché penso che in amore debbano entrare solo i due amanti - perché solo in due e guardandosi negli occhi gli innamorati possono dirsi ciò che provano veramente.

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  2. Una dichiarazione pubblica di questo genere personalmente mi farebbe scappare e penserei con disappunto (nei miei confronti) di aver sbagliato nella scelta. Non ho abbastanza elementi per capire se è esibizionismo o sincero pentimento: forse la signora C. apprezzerà e forse lui è davvero pentito e merita una seconda opportunità. Si tratta come sempre di gusto personale e di stile ma mentre io aborro esibizioni plateali ed eccessi in ogni campo, anche amicale, molte donne ne potrebbero essere lusingate e ammaliate. Ciao, Curly!

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  3. Questa vicenda suscita in me echi contrastanti: da una parte mi fa piacere che un uomo, marito e padre, abbia voglia di non gettare all'aria la sua vita familiare e la relazione con sua moglie e chieda scusa a quest'ultima per le sue mancanze. Dall'altra, sono d'accordo con Veronica e Anthea: è nell'intimità che i due possono ricostruire il loro rapporto. In ogni caso, faccio il tifo per loro. Un abbraccio.

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  4. @Veronica, @Mari: parlarsi occhi negli occhi è sempre la wsoluzione ideale, anche per appianare le controversie fra amici, credo. Però nei casi in cui l'altro si mostra sordo a qualsiasi appello credo sia lecito anche provare con altri mezzi.
    @Anthea: al contrario di te, io credo che quando ci sono in ballo sentimenti veri e non ruffianeria e ostentazione ci si possa abbandonare ogni tanto anche a qualche eccesso. Il problema per me in questo caso sarebbe stato il rendere di fatto pubblica la nostra storia in una zona dove in molti ci conoscono. Un conto è portare le corna in silenzio e decidere di passarci sopra, un altro è che l'edicolante e il droghiere ti guardino con un sorrisetto di commiserazione... . Sono per il vecchio adagio di lavare i panni sporchi in famiglia.

    In ogni caso,tutti facciamo il tifo perché la famiglia possa ricomporsi stavolta su basi solide.

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  5. Ciao. Tutto ciò mi ha riportato alla mente una vicenda simile del marzo scorso, in quel di Grosseto (clicca QUI). Direi che lei (perchè quella volta trattavasi di donna) un bel nomignolo l'ha trovato davvero... E comunque in queste soluzioni non ci vedo nulla di romantico: bisogna proprio essere vuoti (o svuotati) dentro, per giungere a tanto. Ciao, buon fine settimana.

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  6. @DOC: mi hai messo curiosità e appena posso vado al link che mi segnali.
    intanto, parlando di romanticismi vari, fra poco esco per vedere il nuovo fil di Virzì. Sperimao che non mi deluda, come al solito.

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