domenica 30 dicembre 2012

UNA PICCOLA SIGNORA DALLA VOLONTA' INDOMITA E DAL PIGLIO DI PRINCIPESSA.


Prendo in prestito questa definizione di Primo Levi, brevi parole che a mio avviso  restituiscono subito l'immagine di Rita Levi Montalcini, lontane da ogni retorica.

Confesso che oggi la mia delusione è stata grande: non volevo accettare che un essere umano tanto straordinario fosse soggetto come tutti noi alle leggi di natura. Speravo che la morte ne avesse soggezione, proprio come me.

In questo piccolo blog, in cui parlo dell'amore e dei suoi eterni tormenti, difficile in apparenza trovare collocazione per questa donna che liberamente aveva scelto di rinunciare a un marito e dei figli per dedicarsi interamente alla scienza.
ma l'amore è anche credere fermamente nella propria missione, è continuare a perseguirla eludendo il bando delle leggi razziali, vedere il mondo senza confini e traversare gli oceani per nuove opportunità di studio.
Amore è sposare battaglie civili, mettere la propria esperienza al servizio di istituzioni culturali, seguire quotidianamente il gruppo di ricerca finché la salute lo consente.
Amore è non lasciare che lo spegnersi progressivo dei propri occhi spenga anche l'interesse per le generazioni future, e non a caso i giovani in un recente sondaggio la indicavano come un testimonial molto attendibile.

La prego non si offenda, piccola Signora torinese,  se dico che il suo era un grande cuore testardo
Forse la scoperta che le valse il Nobel potrebbe un giorno far scaturire la cura per la mia cecità, è una delle strade più battute al momento.
Sono un po' di parte? Sì lo ammetto, ma sarebbe solo un importante motivo in più per esserle grata.

8 commenti:

  1. Sai che apprendo proprio da te la notizia della morte di Rita Levi Montalcini? Oggi sono stata così indaffarata da non aver acceso pc e tv. Io AMO Rita. Le ho dedicato un post, tempo fa. E' stato (e rimarrà per sempre) uno dei miei ideali di donna. Che bella la definizione che ne ha dato Primo Levi ... Anch'io, come te, speravo che la morte ne avesse soggezione ancora per un pò. Ti abbraccio.

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  2. Avevo letto il tuo post Mari, scritto con la tua consueta sensibilità.Ieri mi ci è voluto tanto tempo per scrivere il mio, più che altro lavoro di sintesi perché le parole sgorgavano da sole.

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  3. Carissima Curly, sottoscrivo ogni tua parola.
    E, con l'occasione, ti auguro di trascorrere un anno gioioso. Un abbraccio!

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  4. @Veronica: grazie per la condivisione di questo grande dispiacere. Spero che l'anno prossimo sia gioioso anche per te, e per l'Italia spero che possano nascere quest'anno altre donne (e uomini) altrettanto eccezionali.

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  5. Un persona che non lascia indifferenti. Ti auguro e auguro a molti che il suo lavoro continui e possa regalare uno dei doni più importanti che è la vista a molti. un abbraccio e tanti auguri!

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  6. @Ste: in realtà la scoperta del fattore di crescita nervoso ha applicazioni ben più ampie che non il mio caso specifico, per lo meno in tutte le malattie che implicano un deterioramento della fibra nervosa. L'augurio può quindi essere esteso davvero a molti.
    E un sereno anno, pieno di gioie e di salute, lo auguro anche a te e famiglia.

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  7. E' un grande personaggio che mi ha sempre emozionato: non solo scienziata ma anche dalla parte delle donne più povere, emarginate, bisognose. Grazie per questo post.

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  8. E' vero Anthea, si è adoperata ad esempio per l'emancipazione e l'istruzione delle donne africane. Era sensibile alla promozione culturale e sociale della donna, anche perché all'inizio fu lei stessa osteggiata nel proseguire gli studi.

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