sabato 19 gennaio 2013

ALL'AMICA P.

Non guardarti allo specchio
se rimanda soltanto
il conto impietoso
degli anni passati.
Non rileggere il diario
che scrivevi d'impulso:
pace, amore, uguaglianza.
Poi le bombe e il silenzio.
Puoi specchiarti negli occhi
di una figlia che t'ama
e leggerle nel cuore
la parola che conta.

Curlydevil.

giovedì 17 gennaio 2013

L'AMORE AI TEMPI DELLA CRISI.

Questa triste vicenda risale al novembre 2012, ma ne parlo soltanto adesso perché non venga dimenticata ora che è passata l'ondata di clamore suscitata dai media.

Isabella ha solo trentaquattro anni e già una grande responsabilità: mantenere col suo lavoro i quattro figli, dai quattro agli undici anni, e un marito reso parzialmente inabile da una malattia.
Isabella gestisce un bar alla periferia di Roma,dalla mattina alla sera sette giorni su sette per cinquantacinque euro al giorno rigorosamente senza contratto.
E per arrivare lì le occorrono circa quattro ore di viaggio sui mezzi pubblici fra andata e ritorno.
Vive in una casa sul litorale romano con vista sul mare, ma quel mare non può mai vederlo perché parte la mattina prima dell'alba e torna la sera quando il sole è tramontato da un pezzo.

Negli ultimi tempi Isabella si sente molto affaticata, ma non vuole assentarsi dal lavoro perché il proprietario non la pagherebbe.
E stringe i denti, rassicurando amorevolmente il marito, finché una mattina crolla per un malore mentre attende la metropolitana.

Il marito Alessandro naturalmente non si dà pace e inoltra una denuncia contro il proprietario del bar.
ma intanto la vita deve continuare, per lui e le loro quattro creature.
La vicenda commuove tutta Italia e varca anche i confini nazionali, richiamando solidarietà sottoforma di messaggi ma anche di offerte concrete e collette spontanee.
nel quartiere dove la giovane donna serviva i suoi ottimi dolci sempre con un sorriso, inizia un flusso incessante di persone che riempiono costantemente la cassetta delle offerte messa a disposizione da un'edicolante.



Ilmarito istituisce anche un conto corente postale per venire incontro alla generosità di chi vorrebbe donare ma si trova lontano.
Alla fine dell'articolo vi copio il link della notizia sul messaggero (quotidiano romano), dove potrete trovare l'Iban e anche indirizzi mail per scrivere alla famiglia. Vi invito però a verificare prima che sia tutto ancora attivo.

In una intervista televisiva ascoltai Alessandro che chiedeva se qualcuno avesse da offrirgli un lavoro, che non comportasse però sforzi fisici . Se fosse riuscito a reimpiegarsi utilmente avrebbe potuto lasciare la cura dei bambini ad altri familiari.
Non so dirvi se in questo breve periodo per l'uomo ci sia stata una offerta concreta: difficile di questi tempi ma a volte la magia della tv può dove altre forze si arrendono.
 Lo  auguro di cuore a questa famiglia modesta ma capace di restare pulita e unita nelle difficoltà più estreme.


Ed ora vi incollo il link da cui trarre i dati se volete contrinuire in prima persona, anche solo con un augurio. Vi ripeto: verificate l'attualità degli indirizzi e del numero di conto

http://www.ilmessaggero.it/roma/storie/isabella_viola_foto_intervista_alessandro_marito/notizie/236174.shtml.  

giovedì 10 gennaio 2013

LE CONTRADDIZIONI DI UN DIVO.

vi avverto ragazzi: oggi mi sento particolarmente frivola quindi vi elargirò un po' di sano gossip.E guai al primo che dice : era ora!

Ho sentito stamattina in un programma radiofonico una notizia che mi ha fatto sbellicare dalle risa, ma anche riflettere fugacemente su quanto possa essere personale il concetto di salvaguardia della propria privacy.

Un noto attore americano (che non nomino per pietà) , per capirci quello che fa spesso il caffè, e popola i sogni di molte donne anche ora che ha passato la cinquantina.... insomma avete capito.... ha annunciato di essersi sottoposto a un lifting delle parti intime.
ma non è questo che mi fa più ridere, ognuno si tiri un po' quel che vuole.
E' che durante la stessa intervista, alla domanda se fosse vera la voce di una sua tendenza omosessuale, ha risposto sdegnato che queste sono faccende private.

Ma certo, chi dice il contrario! Ma allora la tua operazione tanto particolare e insolita sarebbe un argomento di conversazione da fila alle Poste?

che ve ne sembra?
.

mercoledì 2 gennaio 2013

QUANDO SARO' CAPACE D' AMARE.

Quando sarò capace d'amare
probabilmente non avrò bisogno
di assassinare in segreto mio padre
né di far l'amore con mia madre in sogno.
Quando sarò capace d'amare
con la mia donna non avrò nemmeno
la prepotenza e la fragilità
di un uomo bambino.
Quando sarò capace d'amare
vorrò una donna che ci sia davvero
che non affolli la mia esistenza
ma non mi stia lontana neanche col pensiero.
Vorrò una donna che se io accarezzo
una poltrona, un libro o una rosa
lei avrebbe voglia di essere solo
quella cosa.
Quando sarò capace d'amare
vorrò una donna che non cambi mai
ma dalle grandi alle piccole cose
tutto avrà un senso perché esiste lei.
Potrò guardare dentro al suo cuore
e avvicinarmi al suo mistero
non come quando io ragiono
ma come quando respiro.
Quando sarò capace d'amare
farò l'amore come mi viene
senza la smania di dimostrare
senza chiedere mai se siamo stati bene.
E nel silenzio delle notti
con gli occhi stanchi e l'animo gioioso
percepire che anche il sonno è vita
e non riposo.
Quando sarò capace d'amare
mi piacerebbe un amore
che non avesse alcun appuntamento
col dovere
un amore senza sensi di colpa
senza alcun rimorso
egoista e naturale come un fiume
che fa il suo corso.
Senza cattive o buone azioni
senza altre strane deviazioni
che se anche il fiume le potesse avere
andrebbe sempre al mare.
Così vorrei amare.
(gaber-Luporini)



Ricorreva ieri l'anniversario della scomparsa di Giorgio gaber , e dovendo scegliere una canzone nella sua sterminata e variegata produzione ho optato per questa.
Non sarà forse la mia preferita,o la sua più nota, ma mi piace almeno in buona parte il messaggio che veicola: ad amare si impara, si può e si dovrebbe imparare.

Superare le modalità di attaccamento infantile, non "affollare" la vita dell'altro ma esserne spontaneamente partecipi.

La canzone è declinata al maschile, anche se alcuni spunti a mio avviso sarebbero universali, perché anche noi donne abbiamo bisogno del nostro "apprendistato amoroso

"E' però significativo che sia una voce maschile a denunciare la prepotenza e insieme la fragilità di cui non avrebbe bisogno un uomo maturo per rapportarsi alla sua donna, parole che tornano tragicamente attuali in quest'anno appena trascorso che ha visto la parola "femminicidio" campeggiare sulla cronaca italiana e internazionale.
Testo su cui riflettere nel suo complesso, anche se a tratti lo trovo utopistico.
ma siamo all'inizio di un nuovo anno e allora respiriamo invece di ragionare, e forse ci avvicineremo anche un po' di più al mistero di chi ci sta accanto.
O almeno godremo di una bella canzone e per un attimo saremo più felici.


http://www.youtube.com/watch?v=2YT_U9j32aI