sabato 15 settembre 2012

QUANDO L'AMORE VALE UN REGNO:EDWARD E WALLIS

Grazie alla solerte maruzza di MARI DA SOLCARE  (correte a leggerla se non la conoscete) ho avuto il primo spunto per raccontare una storia d'amore davvero in stile "testardo" ambientata negli anni Trenta del secolo scorso,che ha ispirato anche un recente film non indimenticabile di madonna.

I due protagonisti sono Edoardo VIII e Wallis Simpson.


Wallis divenne l'amante di Edoardo di Windsor nel 1934, quando lui era Principe di Galles e erede al trono britannico. La Casa Reale Inglese mostrò subito di non gradire la relazione, poiché la donna non vantava origini aristocratiche e aveva alle spalle un passato burrascoso con un divorzio già ottenuto e uno alle porte.


Nel 1936,alla morte del padre Giorgio V, Edoardo salì al trono e manifestò l'intenzione di suggellare il legame con un matrimonio. 
Fu poi la consapevolezza di aver causato una crisi costituzionale nell'Impero britannico , con la pretesa di sposare un'americana pluridivorziata con fama di arrampicatrice sociale, che lo portò alla scelta di abdicare in favore del fratello nel corso dello stesso anno.


non voglio entrare nel merito delle vicende storiche: i primi anni del loro matrimonio furono segnati dal secondo conflitto mondiale  e dal completo ostracismo da parte dell'Inghilterra anche per un concreto sospetto di simpatie naziste, frattura che di fatto si concluse solo con la morte di entrambi.

A me interessa restare nell'ambito più privato e allo stesso tempo più universale che può suggerire una coppia composta da due individui tanto diversi per estrazione ed esperienze personali. che insieme erano divenuti un'icona di stile ed eleganza  soprattutto nell'Europa degli anni Cinquanta.
Se Edoardo per Wallis aveva rinunciato a un avvenire da sovrano, forse anche lei avrà rinunciato a qualcosa: magari in termini di salvaguardia della vita privata, come sembra suggerire il film di madonna.

Difficile andare a scavare in vicende ormai lontane. Ma può essere un punto di partenza per riflettere su quante rinunce abbiamo compiuto per amore, e a quante altre saremmo disposti.

la mia idea? In ogni caso mai chiedersi se ne sia valsa la pena, soprattutto se la storia finisce.

9 commenti:

  1. Che bei testardi, Edoardo e Wallis! Grazie per averci raccontato la loro love-story. Sei stata carinissima a citarmi, all'inizio del post. Ti abbraccio forte forte. Sai che sono curiosa di sapere quale è il tuo vero nome? Ce lo riveleresti?!! Un altro abbraccio e mari di coccole.

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  2. @Mari: grazie a te per l'apporto concreto, per la citazione deve ringraziarmi chi ancora non conosce il tuo blog!
    Per quanto riguarda il mio nome, preferisco mantenere un po' di mistero, in fondo è un piccolo trucco a buon mercato per rendersi interessanti :-)

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  3. Ciao. Ho notato i tuoi bei commenti da Mari, e la curiosità mi ha spinto fino qui. Riguardo a questo post, è davvero ammirevole la persistenza di questi personaggi. Inoltre sottoscrivo la tua riflessione finale. Riguardo al resto del blog, è ancora poco, ma è già un bel leggere. Continuerò a seguirti, per ora ti auguro un buon proseguimento da blogger e una buona settimana.

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  4. I tempi non sono poi tanto cambiati, se riflettiamo sulle vicende sentimentali dell'attuale Principe di Galles...
    un sorrisone, tuo
    Cosimo

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  5. @DOC: grazie per l'apprezzamento e per gli auguri, sarà un piacere ricambiare la visita.
    @Cosimo: Mi sembra che qualche spiraglio di modernità nella monarchia britannica si cominci a vedere. In fondo Diana e Kate non hanno il sangue blu, l'attuale Principe di Galles non mi pare che sia almeno ufficialmente fuori dalla successione per aver sposato Camilla.
    Certo che i due non hanno un grammo del fascino dei loro predecessori...

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    1. Concordo, al loro confronto sono inguardabili... ma è tutta l'istituzione monarchica che al giorno d'oggi è anacronistica rispetto a quei tempi. Settant'anni sembrano pochi, ma se pensiamo che allora c'era un re pure in Italia...
      Baci, tuo
      Cosimo

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  6. Sai che la storia di Edoardo e Wallis mi ha sempre affascinata? Determinazione e un grande amore sono stati gli ingredienti fondamentali del loro legame per certi versi da invidiare. E' vero che per amore siamo disposti a rinunciare a molto e sono convinta che, nell'attimo in cui lo si fa, ne valga sempre la pena. Ciao Curlydevil!

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  7. @Anthea: Io non li invidio molto, non mi piace né sentirmi osservata né andare controcorrente, e poi mal sopporterei il senso di colpa per aver indotto a compiere una rinuncia tanto importante.
    Insomma: sull'onda dell'entusiasmo ne vale sempre la pena, ma se poi le cose falliscono miseramente si vede tutto sotto un'altra luce. meglio non fermarsi a pensare, come dicevo sopra.

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    1. Cara Curly :-))) anche io non amo essere costantemente al centro dell'attenzione (anche se oddio...qualche volta non guasta :-))). Io invidio il loro legame d'amore che ha saputo cementare, come hai descritto così bene, la coppia.

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