mercoledì 12 dicembre 2012

LE NOSTRE NONNE E LA RICERCA

Nel nostro Paese si investe poco nella ricerca, è una vita che lo sentiamo dire e mai come di questi tempi.
Peccato, perché abbiamo lasciato a un gruppo di ricercatori inglesi questa scoperta sensazionale: finire a letto al primo appuntamento non favorisce l'instaurarsi di un rapporto longevo.

Non vorrei mancare troppo di rispetto a questo team di esperti che avrà condotto anni di dura sperimentazione per arrivare a questo risultato, ma mi sembra che le nostre nonne, che spesso si erano formate solo alla scuola dei campi e delle pentole, già la sapessero lunga sull'argomento.E imparavano presto a gestirsi. Anche perché l'alternativa al matrimonio era il convento o il triste zitellaggio che poco aveva a che fare con il nostro concetto di "single".

Noi invece, che vogliamo a tutti i costi sentirci moderni e spigliati, tendiamo un po' a bruciare le tappe della conoscenza reciproca.

Bene, allora adesso so che mia nonna aveva ragione, ma da voi che siete dei seri ricercatori esigo maggior precisione: dopo quanti incontri si può arrivare all'intimità? Presto, ho bisogno di sapere, potrei incontrare anche domani l'anima gemella!

14 commenti:

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  5. Grazie Giorgio, contenta di aver fatto scaturire un sorriso.

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  6. Grandi le nostre nonne e grandissima Curlydevil che propone sempre importanti spunti di riflessione. Ciao e brava!

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  7. @Anthea: Eh già, mia nonna fece cuocere ben bene il suo primo corteggiatore, che divenne un marito devoto. Dubito però che i suoi tempi siano proponibili nella realtà di oggi.... E' sempre un grande piacere leggerti Anthea, anche se il tuo blog mi manca assai.

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  8. Dipende: da che tipo di incontri sono stati esperiti, da come ci si conosce, dal livello di autenticità che i due mettono in campo, dalle aspettative reciproche, dal vissuto pregresso, dal livello di innamoramento di entrambi, dalla reciproca crazytudine, dalle aspettative che si nutrono,dal grado di affinità ...
    Insomma: non lo so! Buonanotte.

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  9. Accipicchia quante variabili riesci a menzionare, cara Mari, vuoi vedere che fai parte della squadra di ricerca? Ovviamente la mia domanda era provocatoria, non credo che si possa ridurre la questione a formule matematiche.

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  10. Infatti. Ho colto la provocazione del post e ho tentato di interloquire di conseguenza. Buon sabato. Un abbraccio.

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  11. L'importante credo sia farlo responsabilmente. Ma come per ogni buona regola che si rispetti, non escluderei le eccezioni: quando il cuore parla, e l'amore si manifesta, non è facile tenere a freno mente e corpo, e forse non è neanche giusto. Buona Domenica, indagatrice testarda.

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  12. Vero, però andando per gradi resta il piacere dell'attesa e della scoperta. Per me non è tanto questione di strategia.
    Buona domenica a te, fantasioso cantastorie.

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  13. Sai che non so che dire? Credo che ogni storia e ogni rapporto a due siano unici e diversi da tutti gli altri, sia che si tratti dell'amore della vita o dell'incontro di una sola notte. Forse, penso che la verità stia nel mezzo: sedurre e far attendere e concedersi. Ma quale sia il momento giusto per fare una cosa del genere... be', può sentirlo solo la coppia. Un abbraccio!

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  14. Sempre saggia la nostra cinefila :-) A me piace l'idea dell'attesa di qualcosa di appagante, non soltanto in campo amoroso.Ciao.

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