mercoledì 2 gennaio 2013

QUANDO SARO' CAPACE D' AMARE.

Quando sarò capace d'amare
probabilmente non avrò bisogno
di assassinare in segreto mio padre
né di far l'amore con mia madre in sogno.
Quando sarò capace d'amare
con la mia donna non avrò nemmeno
la prepotenza e la fragilità
di un uomo bambino.
Quando sarò capace d'amare
vorrò una donna che ci sia davvero
che non affolli la mia esistenza
ma non mi stia lontana neanche col pensiero.
Vorrò una donna che se io accarezzo
una poltrona, un libro o una rosa
lei avrebbe voglia di essere solo
quella cosa.
Quando sarò capace d'amare
vorrò una donna che non cambi mai
ma dalle grandi alle piccole cose
tutto avrà un senso perché esiste lei.
Potrò guardare dentro al suo cuore
e avvicinarmi al suo mistero
non come quando io ragiono
ma come quando respiro.
Quando sarò capace d'amare
farò l'amore come mi viene
senza la smania di dimostrare
senza chiedere mai se siamo stati bene.
E nel silenzio delle notti
con gli occhi stanchi e l'animo gioioso
percepire che anche il sonno è vita
e non riposo.
Quando sarò capace d'amare
mi piacerebbe un amore
che non avesse alcun appuntamento
col dovere
un amore senza sensi di colpa
senza alcun rimorso
egoista e naturale come un fiume
che fa il suo corso.
Senza cattive o buone azioni
senza altre strane deviazioni
che se anche il fiume le potesse avere
andrebbe sempre al mare.
Così vorrei amare.
(gaber-Luporini)



Ricorreva ieri l'anniversario della scomparsa di Giorgio gaber , e dovendo scegliere una canzone nella sua sterminata e variegata produzione ho optato per questa.
Non sarà forse la mia preferita,o la sua più nota, ma mi piace almeno in buona parte il messaggio che veicola: ad amare si impara, si può e si dovrebbe imparare.

Superare le modalità di attaccamento infantile, non "affollare" la vita dell'altro ma esserne spontaneamente partecipi.

La canzone è declinata al maschile, anche se alcuni spunti a mio avviso sarebbero universali, perché anche noi donne abbiamo bisogno del nostro "apprendistato amoroso

"E' però significativo che sia una voce maschile a denunciare la prepotenza e insieme la fragilità di cui non avrebbe bisogno un uomo maturo per rapportarsi alla sua donna, parole che tornano tragicamente attuali in quest'anno appena trascorso che ha visto la parola "femminicidio" campeggiare sulla cronaca italiana e internazionale.
Testo su cui riflettere nel suo complesso, anche se a tratti lo trovo utopistico.
ma siamo all'inizio di un nuovo anno e allora respiriamo invece di ragionare, e forse ci avvicineremo anche un po' di più al mistero di chi ci sta accanto.
O almeno godremo di una bella canzone e per un attimo saremo più felici.


http://www.youtube.com/watch?v=2YT_U9j32aI

6 commenti:

  1. E' vero: testo poco noto su cui si possono trascorrere ore a riflettere cercando risposte importanti, a volte avvicinandoci alla meta a volte sfiorandone la vera essenza senza accorgercene. Domande difficili e risposte che, andando avanti negli anni, mi accorgo che non so ancora dare. Buona giornata.

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  2. Ahah, incoraggianti le tue parole!
    Colgo l'occasione per augurarti un buon 2013, con qualche domanda in meno e qualche risposta in più.... o viceversa, fai tu.

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  3. Bellissima, la canzone di Gaber, uno dei miei cantautori preferiti. Ho pianto la sua morte (e quella di De Andrè) come se fosse quella di un familiare. Ripeto, stupendo il testo e il messaggio che veicola. Buona settimana anche a te. Un abbraccio.

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  4. @mari: pensa che all'epoca non potei piangere la morte di Gaber perché proprio in quei giorni mia madre si spegneva per lo stesso male. Però lui e Faber sono quegli amici di cui senti la mancanza sempre più col passare del tempo. Per fortuna esistono i supporti per ascoltarli ancora e nel frattempo la maturità ti aiuta ad avvicinarli meglio.

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  5. ammetto di conoscerlo poco, ma il testo di questa canzone mi piace molto... conosco molto bene faber invece, e lo adoro, era un vero poeta!
    un abbraccio

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  6. @Ellie:Per Gaber sei sempre in tempo a recuperare, se ti va. De Andrè ha segnato le mie prime scoperte e riflessioni di bambina e adolescente, come dimenticarlo.
    Un abbraccio anche a te, giovane poetessa.

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