domenica 17 febbraio 2013

IL MIO PRIMO MAESTRO D'AMORE.

Buongiorno cari lettori. Non fatevi fuorviare dal titolo: non intendo parlare del ragazzo che mi fece provare i primi brividi, bensì del cantautore che con le sue canzoni immortali mi offrì, ancora molto bambina, un primo approccio astratto alle tematiche amorose.
parlo di Fabrizio De Andrè, di cui domani diciotto febbraio sarebbe il compleanno, se avessimo ancora la fortuna di poterlo ascoltare dal vivo.
Fu lui a farmi capire che a volte due persone non si innamorano l'una dell'altra nello stesso momento e diventa tutto un rincorrersi.
Che se ci si preserva troppo a lungo per la persona ideale si rischia di ammuffire nella castità e rimpiangere corteggiatori passati. Che se portiamo chi ci ama follemente a distruggersi per noi per il puro gusto della vanità, poi restiamo con un pugno di mosche.
Che un ragazzo di nome Andrea può smarrirsi nel dolore per la morte del suo compagno dagli occhi di bosco e dal profilo francese.
che chi si scaglia contro lo scandalo della prostituzione con tanta veemenza non è escluso che poi la sera si abbandoni a quei piaceri prezzolati.
che un matrimonio può arrivare anche in tarda età e con un figlio già grande, ed essere celebrato poveramente, ma non per questo sarà meno valido o autentico.

Potrei continuare ancora per molto perché la partecipazione umana che Faber metteva in ogni sua canzone mi ha spinto negli anni a riflettere, ma questo post non può diventare un trattato e poi mi piacerebbe leggere anche qualche vostro spunto.
Allora mi limito a riportarvi i link alle canzoni che ho citato, perché possiate meglio comprendermi.

Amore che vieni, amore che vai.
http://www.youtube.com/watch?v=w7u_j9vRwm8

Valzer per un amore
http://www.youtube.com/watch?v=es-GY4vQH54

la città vecchia.
http://www.youtube.com/watch?v=sgd3Pc6SE-8

la ballata dell'amore cieco.
http://www.youtube.com/watch?v=hEsMZfYGqIM

andrea.
http://www.youtube.com/watch?v=3Xqilt87frc

marcia nuziale.
http://www.youtube.com/watch?v=42mYpQHTDnY


Non le ho messe proprio in ordine, ma confido nella vostra attenzione.
E ricordate: dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior.

8 commenti:

  1. Un vero Maestro, in tutto e per tutto. Gliene sarò grato finchè vivo, come sono grato a chi mi fece appassionare alla sua Musica, ovvero alle sue parole. Non smetterò di ascoltarlo neanche... quando sarò vecchio. Poi vorrò incontrarlo, perchè - ahimè - l'ho scoperto troppo tardi, per potergli chiedere una briciola del suo essere umano. Grazie per la rievocazione, Curly. Buon Domenica sera.

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  2. Anche quest'amore abbiamo in comune, cara Curly: Fabrizio è stato il mio primo amore di cantautore. Per me rimane il più grande. Insieme a DOC, ti ringrazio per la rievocazione e ti auguro una buona settimana.

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  3. Siamo in tanti a portarlo nel cuore. Per fortuna riuscii una volta anche ad ascoltarlo in concerto, emozionata insieme a mia madre, proprio nella mia cittadina.
    Era la tourné di Anime Salve, e non potevo sapere che sarebbe stata l'ultima occasione possibile.

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  4. Una volta, mi fecero notare che anche la canzone Dolcenera, nonostante abbia per tema l'alluvione, nasconde in sé l'amore. Un amore fosco e potente come l'acqua che travolge, ma sempre amore. In fondo, credo che De Andrè abbia sempre parlato d'amore, in tutte le sue forme.

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  5. In effetti in quella canzone si fa anche cenno a una storia d'amore che non può essere turbata dagli eventi tragici.
    In De Andrè si respira amore per l'essere umano nei suoi lati migliori ma anche in quelli meno edificanti.

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  6. Lo amavo nel 1970 quando strimpellavo la Buona Novella e poi ho continuato negli anni e spesso è stato davvero un maestro di vita: ti aiuta a vedere dove età e inesperienza prima e rigidità dopo non ti permettono di arrivare. Il patrimonio di umanità che è nei suoi testi, oggi, è apprezzato anche dai giovanissimi e la sua poesia ci rende più accoglienti e meno severi nei confronti della parte meno nobile di noi stessi, quella che non sempre siamo disposti a perdonare.

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  7. @Anthea: Quando andavo a scuola trovavo i suoi testi anche nelle antologie, sono contenta se mi dici che è ancora seguito dai giovani. In effetti per me è sempre stata una chiave per entrare in sintonia con amici di generazioni diverse.

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  8. lo studia al liceo.
    la nostra professoressa di lettere al liceo classico l'adorava, e ritenendolo, a giusta ragione, un poeta ce lo fece conoscere.
    ancora oggi provo gratitudine per questa sua attitudine...

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