sabato 20 aprile 2013

L'OSSESSIONE D'AMORE CHE CORRODE.

Amore deluso che corrode il sentimento e la lucidità di un uomo, acido che corrode il viso e il corpo di una donna. Una giovane donna che forse non avrà più il coraggio di guardarsi, pesantemente sfigurata, o peggio che non potrà più guardare nulla se quell'acido sarà arrivato anche a consumare i suoi occhi.

Lucia è una giovane avvocatessa di Pesaro, e sta uscendo di casa quando viene aggredita da un uomo incappucciato che le rovescia addosso dell'acido.
Fra i dolori lancinanti riesce a chiedere aiuto ad una vicina, e poi a sussurrare a lei e ai carabinieri il suo sospetto: che a colpirla sia stato un collega con cui aveva avuto ujna relazione finita male, che continuava ad insistere e importunarla.

Se davvero il colpevole sarà riconosciuto in quel coetaneo che non si rassegnava ad averla perduta, pur avendo già una ragazza e un bimbo in arrivo, si avrà anche l'odiosa aggravante che non sia stato direttamente lui ad agire, ma avrebbe  assoldato uno o due complici.

credevamo che questo genere di attacchi all'integrità fisica delle donne fosse appannaggio di Paesi tanto lontani dal nostro, invece pare che la follia di un maschio respinto conosca ovunque le espressioni più crudeli.

O mia o di nessun altro.

E non importa se così facendo rovino la mia stessa vita e quella di una famiglia che sta nascendo. I sentimenti attuali non sono abbastanza forti da sovrascriversi a vecchi sentimenti feriti.
Perché io ho il sacrosanto diritto di rifarmi una vita, mentre tu, essere inferiore, devi vivere nel mio ricordo e semmai restare a disposizione.

Auguri Lucia, un abbraccio.
E auguri a tutte noi.

2 commenti:

  1. Post doloroso ma necessario. Grazie, Curly. Mi associo all'abbraccio a Lucia. E mando un abbraccio anche a te.

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    1. Scriverei un poema sull'argomento ma perderei la lucidità. Si deve intervenire anche nella piccola e banale quotidianità quando battute o altre manifestazioni apparentemente innocue sono in realtà espressioni di un bieco e strisciante maschilismo che relega la donna al ruolo di oggetto subalterno al volere del maschio. I responsabili di ciò sono sia le donne che in quanto madri educano i figli maschi sia gli uomini che quando si affrontano certi argomenti si chiamano fuori e rimangono alla finestra a guardare. Aggiungiamo che lo società intera fatta di uomini e donne potrebbe far sentire la propria condanna non solo in occasione dei drammatici episodi di cronaca nera ma anche contro la volgarità e i riferimenti sessuali di cui spesso le donne sono oggetto. Adesso la pianto: scusa :-)))))

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